Ogni volta che accompagno uno dei nostri Tour in Giappone e sono a Tokyo, non posso fare a meno di notare che, nonostante la crisi economica che ha colpito questo paese, in ogni meno duramente, le città nipponiche non stanno mai ferme. Sono mutevoli, prometeiche e alcune volte fai fatica a riconoscere certi scorci che ti hanno coccolato nelle tue passate visite.
Da molti anni, ad esempio, si fa un gran parlare della demolizione e successiva riqualificazione di un’area che io ADORO: Omoide Yokocho.
La raggiungete comodamente prendendo l’uscita est della stazione JR di Shinjuku e indirizzandovi immediatamente a sinistra dentro un piccolo sottopasso pedonale. Appena usciti da questo cunicolo sarete catapultati in un’altra città, lontana anni luce dal modernismo che vi siete appena lasciati alle spalle. Uno scorcio vivido che ricorda molto i paesi del sud-est asiatico e la loro peculiare inclinazione alla ristorazione da strada.
Due anguste stradine scure e fumose di griglie e zuppe vi porteranno a vivere un’esperienza davvero eccezionale. L’area pullula per lo più di micro ristoranti che preparano yakitori su griglie a gas o carbone abilmente piazzate “vista strada”. Sedetevi pure ad ordinare un set misto di spiedini abbondantemente irrigato di birra ghiacciata e vi sentirete subito partecipi della storia di questo luogo. Una storia a tempo, come vi dicevo, ma che stranamente perdura nonostante i proclami dei palazzinari tokiesi la volessero conclusa già a fine 2008.
Che forse la crisi abbia portato a questa inattesa ma gradevole dilazione?