Schermi sottili meno di un centimetro, computer che possono essere comandati a distanza con semplici gesti della mano, lettori dvd che comunicano con il televisore senza bisogno di cavi, batterie per portatili o cellulari così all’avanguardia da richiedere pochi minuti per una ricarica. Ecco alcune delle novità presentate al Ceatec di Tokyo, la fiera più importante in Giappone in fatto di tecnologia, che oggi ha aperto i battenti.
Oltre 200 mila persone prenderanno d’assalto per cinque giorni i tremila stand messi in piedi nel Makuhari Messe, centro congressi di Chiba, un tempo città a sestante ormai diventata la periferia est dell’immensa capitale giapponese. Tutti in fila per vedere e toccare con mano i prodotti tecnologici che presto a tardi arriveranno nei negozi. Il tema di quest’anno? Le nuove frontiere della cosiddetta convergenza digitale. Che in tempo di crisi economica significa per lo più razionalizzazione di quel che già esiste. Bando quindi alle tecnologie futuribili che avevano tenuto banco la scorsa edizione, belle e affascinanti quanto troppo costose da produrre, via libera a tutte quelle soluzioni che invece riescono a ridurre i consumi e organizzare meglio quell’universo digitale fatto di fotografie, filmati e musica che ormai fa parte della quotidianità di tutti.