Come tanti di voi sapranno ad inizio maggio del 2013 il bellissimo Monte Fuji ha ricevuto lo status di Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Da qualche tempo però in Giappone, a dir la verità da anni sento sempre le solite notizie, stampa ed esperti avvertono che il grande terremoto che dovrebbe colpire l’aerea del Kanto (l’area in cui sorge Tokyo, Yokohama e altre importanti città) potrebbe essere vicino, alcuni dico pochi anni, altri dicono anche 30 anni, e che tale terremoto potrebbe essere accompagnato da una possibile nuova eruzione del Monte Fuji.
Questo simbolo della cultura giapponese ha eruttato almeno 16 volte dal 781 dC, ma è quiescente dal dicembre 1707, una ipotetica eruzione risveglierebbe quindi il gigante dal suo sonno che dura ad oggi da 306 anni. Il grande terremoto sarebbe secondo le stime degli scienziati in ritardo di circa 15 anni: il Giappone sperimenta un grande terremoto per area ogni 75 anni. L’area sud è stata colpita nel 1995 dal grande terremoto di Kobe, il nord l’11 marzo del 2011, l’area di Tokyo è stata colpita l’ultima volta nel 1923 dal Grande terremoto del Kanto (関東大震災-Kanto Daishinsai) che causò circa 100000 morti, in un’epoca in cui però non c’erano costruzioni antisismiche e la quasi totalità delle case costruite in legno favorì lo scoppio di incendi devastanti in cui morirono a maggior parte delle persone.
Piccola parentesi: quello che mi preoccupa è che da qualche mese, circa da giugno 2015, è in distribuzione gratuita a tutti i residenti e recapitato a casa un manuale da leggere per sapere cosa fare in caso di disastri, ed in particolare l’accento è posto sui terremoti! Che stia veramante arrivando?
Il Fujisan (富士山), come i giapponesi chiamano il Monte Fuji è alto 3.776 metri e vanta un tasso di biodiversità eccezionale, ed è meta di visitatori tutto l’anno per le varie attività ricreative e sportive che si possono fare.
Ma tutti questi rumor a riguardo sono credibili? Purtroppo questo non possiamo saperlo ed in realtà solo il tempo ci potrà dare una risposta. Oltre ai frequenti terremoti che ogni giorno colpiscono il Paese del Sol Levante che indicano un aumento dell’attività tettonica, sono stati osservati altri fenomeni naturali: secondo il Nikkan Gendai, un magazine giapponese, i livelli d’ acqua insolitamente bassi nel vicino Lago Kawaguchi potrebbero essere un indicatore. I livelli sono talmente bassi che il Rokkaku-do, un padiglione in legno esagonale che si trova in una piccola isola nel lago, può essere raggiunto a piedi.
I bassi livelli d’acqua sono stati osservati più volte negli ultimi anni, con nessuna attività vulcanica di accompagnamento, ma questa volta ci sono altri fenomeni, come ad esempio una serie di crepe di 300 metri di lunghezza che si sono formate lungo la Takizawa Rindo, un strada che si arrampica sulla montagna a circa 1800 metri di altezza che indicano un probabile aumento della pressione dovuto alla presenza di magma.
Makoto Murakami, vulcanologo dell’Università dell’Hokkaido “Anche se non sappiamo quando avverranno i terremoti, l’aumento della frequenza dei terremoti vulcanici possono essere indicatori di eruzioni vulcaniche,” “In alcuni casi invece le eruzioni sono avvenute subito dopo tali terremoti. Non possiamo essere sicuri, ma il governo dovrebbe varare misure di evacuazione per minimizzare o addirittura evitare tutte le possibili perdite umane “.
Masaki Kimura Professore emerito dell’Università Ryukyu: “Il magma sotto il monte Fuji è spinto fuori da una pressione potente,” – “La possibilità di una eruzione non può essere esclusa.”
Kimura prosegue: “Se analogamente agli esseri umani dovessimo dare un’età al Fujisan, direi che si trova sicuramente nella sua adolescenza” – “Il Monte Fuji non è un “patrimonio”, nel senso di oggetto inanimato che passa di generazione in generazione, ma piuttosto un essere vivente.”
Chi vivrà, vedrà!