Lo scenario di un Giappone senza piu’ pena di morte e’ nelle mani del nuovo ministro della Giustizia, Keiko Chiba.Molti guardano con grande speranza all’opera laboriosa dell’ex avvocato di 61 anni, da sempre sostenitrice di Amnesty International e animatrice del gruppo parlamentare contro la sentenza capitale, pur con la consapevolezza del percorso impervio. Fermare il pallottoliere del boia a quota 666, dal 1945 a oggi, in modo definitivo, e’ la missione del ministro.