Questa volta parliamo d’arte, nell’accezione più ampia del termine. Arte da tenere in casa ed esporre orgoglioso sul tavolino in salotto, visto che vi suggerirò alcuni artbook davvero imperdibili. Da Tokyo vista con le luci del futuro agli anime dello Studio Ghibli e a Hiroshige, cinque condensati perfetti di immaginario nipponico da acquistare.
Ho avuto già molte volte modo di parlarvi di TO:KY:OO, il bellissimo libro fotografico di Liam Wong, ma è un titolo che non può mancare in una carrellata come questa. Introdotto da una prefazione di sua maestà Hideo Kojima, questo libro raccoglie una serie di scatti di Wong (scozzese di Edinburgo che ha vissuto in Canada e lavora nel mondo dei videogame pure lui) sotto una luce diversa. Quella al neon dell’immaginario cyberpunk. Da sempre, gli accostamenti tra la capitale giapponese e film come Blade Runner si sprecano, e Wong è riuscito a trasformare gli scorci notturni di Tokyo in un sogno cyberpunk evocativo, senza tempo. Un must sia per gli amanti di questa meravigliosa città, sia per gli appassionati di fotografia, per l’occhio pazzesco e la tecnica messi sul piatto dall’autore.
Dei capolavori dello Studio Ghibli esistono tanti artbook, alcuni anche in edizione italiana. Questo che vi propongo si occupa di un titolo se vogliamo minore dello studio, Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento, visto che la regia non è né di Miyazaki né di Takahata, ma di Hiromasa Yonebayashi. Chiunque abbia visto però questo film del 2010 sarà rimasto impressionato dal livello incredibile dei fondali. Opere d’arte in movimento, tra quanto di meglio ammirato probabilmente nel mondo degli anime negli ultimi dieci anni. A quel lavoro è dedicato The Art of the Secret World of Arrietty, libro in inglese ma perfettamente fruibile da chiunque mastichi un minimo la lingua, che esamina la nascita di Arrietty e tutte le fasi della sua lavorazione, dai primi concept all’arrivo sul grande schermo. Ottima edizione, da avere.
Se siete appassionati di architettura, viene in vostro soccorso Taschen con un bel libro sul concetto di abitare oggi in Giappone, Living in Japan. Un libro fotografico che racconta l’architettura tradizionale nipponica e le sue declinazioni moderne. Dalle fattorie con tetto di paglia dei monaci zen alla celebre “casa 4×4” dell’archistar Tadao Ando, passando per la Glass Shutter House di Tokyo, progettata da Shigeru Ban. Ecco, un aspetto interessante di questo volume è che non si limita a presentare foto d’effetto, ma elenca anche gli indirizzi di questi edifici, per chi volesse vederli di persona durante un viaggio in Giappone, e spiega in un glossario tutti i termini chiave della progettazione di un’abitazione giapponese, come shoji, tatami e noren.
Per qualcosa di più classico c’è questo bellissimo cofanetto dedicato alle celeberrime “Cento famose vedute di Edo” di Hiroshige, insieme a Hokusai l’artista giapponese più famoso nel mondo. Una raccolta di ukiyo-e, le “immagini del mondo fluttuante” (stampe che venivano eseguite su blocchi di legno e adoperate per decorare libri, cartoline o ventagli), che hanno fortemente influenzato anche l’arte occidentale nell’Ottocento. Il punto forte di questo volume è la confezione: una rilegatura tradizionale alla giapponese, cioè un unico foglio piegato e cucito a mano, in una custodia a cofanetto che farà bella mostra di sé… praticamente ovunque decidiate di esporlo.
Ed è proprio ispirandosi all’arte tradizionale nipponica, cioè guardando ai lavori di Hiroshige e Hokusai, e a un altro tipo di tradizione, quella folkloristica dei miti e delle leggende giapponesi, che Elisa Menini ha realizzato lo scorso anno per la casa editrice Oblomov il volume Nippon Folklore. Un libro illustrato che riprende classiche leggende del Sol Levante, metamorfosi di uomini e animali, alla base di tante pellicole anime viste negli ultimi anni (quelle dei gatti, ad esempio, sono al centro sia de La ricompensa del gatto che del recente Miyo – Un amore felino), storie come Il cappello di paglia, con le conseguenze di una sbornia da sakè epica, o il famoso racconto di Momotaro e della sua sfida agli orchi di Onigashima.
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