La tragedia di Fukushima, nel contesto dei drammatici eventi del Tōhoku del 2011, ha colpito particolarmente la popolazione planetaria, per la paura strisciante che lo sfruttamento del nucleare si porta dietro da decenni. Tanto più in un paese come questo, l’unico ad aver subìto nella sua storia un attacco di quel tipo. Ma sin da subito è stata opinione comune che la tragedia di Fukushima non fosse ineluttabile. Che, anzi, una somma di errori ha creato le condizioni per una tempesta perfetta. È proprio di quegli errori, della lunga storia alle spalle del disastro, che si occupa Fukushima Anno Zero, opera di graphic journalism di Susumu Katsumata. Ex studente di fisica nucleare, negli anni 80 Katsumata visita più volte gli impianti di Fukushima Dai-ichi ed evidenzia problemi gravi di gestione poco accorta del rischio e della tecnologia a disposizione. In un Giappone che aveva già messo da parte “kappa e tanuki”, una ricetta per il disastro già sotto gli occhi di tutti decenni prima dello tsunami.