La mia prima volta in Giappone
di Alessandro “DocManhattan” Apreda
È l’autunno del 2004, ed è un giorno che sembra uguale a quello che lo ha preceduto e a tutti gli altri, nella redazione in cui al tempo lavori, non fosse per quella telefonata. Un amico, che lavora in un’altra azienda, ti chiede se ti va di andare con lui in Giappone, a gennaio. Un viaggio di lavoro, ti dice. Dieci giorni in giro per aziende che producono anime.
Non è semplice raccontare le sensazioni che hai provato durante quella telefonata, ormai più di tre lustri fa. Perché il Giappone non era quello che avresti frequentato così tante volte negli anni successivi, un luogo del cuore dove ti senti ormai a casa più che nella tua città, e dal quale solo questo brutto incubo su scala planetaria che stiamo vivendo ti ha momentaneamente allontanato