Laddove gli altri social network hanno fatto incredibilmente flop, primo fra tutti Facebook, Twitter è riuscito.
L'arrivo della versione in giapponese dell'applicazione, tradotta con l'equivalente di moromorio 「つぶやく」, ha acceso l'interesse di tutti coloro che desiderassero scostarsi dal conformismo culturale nipponico. E sono molti, soprattuto giovani e teenager.
L'ottobre scorso Twitter ha fatto capolino anche sui cellulari, alimentando così il l'espansione del social network.
E allora corsi, seminari e aggiornamenti sui cosa e come twittare sono all'ordine del giorno, dove viene insegnato come twittare in modo impeccabile. Ad esempio concludere un tweet con "Nah-woo" (now) mostrerà al mondo intero quanto versatile e bilingue l'autore sia.
Se non fosse abbastanza, in TV si sprecano programmi ricchi di consigli ed approfondimenti e a Tokyo non è inusuale in occasione dei mondiali, trovare bar con schermi paralleli a quello originale per proiettare i tweet sulla partita.
Nessuno ne esce indenne, persino l'ex primo ministro, pop star e naturalmente, gente comune,superando con un 16,3% la media di utilizzo americana (del 9,8 %) e surclassando il concorrente nipponico "Mixxi" .
Uno dei motivi è certamente la lingua. "E' possibile dire moltissime cose in giapponese restando nei 140 caratteri concessi in un tweet. E così i politici e studiosi possono rilasciare comunicati stampa anche ben articolati." commenta Daisuke Tsuda, uno scrittore con 65,000 "followers" su Twitter "Si arriverà certamente a 20 milioni di utenti."
L'altra ragione fondamentale è che a differenza di qualsiasi altra applicazione, Twitter permette l'anonimato, peculiarità quasi irrinunciabile per un net-surfer giapponese.
D'altro canto però gli aneddoti personali sono molto apprezzati, come il famoso caso della giovane ragazza che aveva ricevuto una foto da parte di suo padre di un parco proprio prima che morisse. E subito milioni di utenti iniziarono a scambiarsi foto di parchi.
"Twitter sta diventando come un Cocktail Party, i giapponesi stanni scoprendo quando divertente sia connettersi con gli altri." afferma Noriyuki Ikeda, amminsitratore delegato della Tribal Media House, consulente in social media marketing .
Ed infatti si sta rivelando uno strumento molto profiquo anche per le aziende in cerca di visibilit e feedback. Così la catena di negozi Tokyu Hands sfrutta Twitter per rispondere alle FAQ e Uniqlo permette ai clienti di formare code virtuali per ottenere buoni sconto.
Twitter," mormorio",dicevamo prima. E infatti è proprio questo che in sostanza piace ai giapponesi, l'idea di mormorare qualcosa fra sè e sè.
Come ha sottolineato Rocky Eda, corporate communication manager per la Digital Garage, azienda che supporta l'applicazione in Giappone, " sono felice che la genti apprezzi Twitter e che trovi soddisfazione nell'esprimere quello che gli passa per la mente. Twitter è come scrivere Haiku. E' così giapponese." .