TOKYO – È morto all’rtà di 113 anni, Tomoji Tanabe, ovvero l’uomo più vecchio del mondo. Nato 1895, è deceduto venerdì nel sonno per un attacco cardiaco nella sua casa di Miyakonojo, a sud-ovest dell’arcipelago nipponico. Ora resta un britannico, Henry Allingham di 113 anni compiuti, a rivestire il ruolo di decano dell’umanità. Tanabe, il cui record di longevità era stato riconosciuto formalmente dalle ultime due edizioni del Guinness dei primati, era divenuto l’uomo più vetusto del pianeta nel giugno del 2007, dopo la morte di un portoricano di 115 anni.
L’anziano pensionato, il cui ultimo compleanno – lo scorso 18 settembre – aveva attirato nella cittadina una moltitudine di persone tra familiari, giornalisti e persino esponenti politici, è rimasto lucido e completamente indipendente fino all’inizio di maggio, quando le sue condizioni di salute hanno subito un improvviso declino. Ai visitatori che gli chiedevano il segreto dell’elisir di lunga vita, Tanabe, che lascia 8 figli, 25 nipoti, 53 pronipoti e 6 gran-gran nipoti, era solito rispondere di «stare alla larga da alcol e fumo».
Il Giappone è ai livelli più alti al mondo quanto ad aspettative di vita con i quasi 86 anni per le donne e i 79 anni per gli uomini, secondo le ultime statistiche ufficiali stilate nel Sol Levante. Nell’arcipelago, vivono più di 36.000 centenari, di cui l’86% costituito da donne.