Tokyo – Il ministro della salute giapponese si è espresso circa il piano governativo per evitare una possibile epidemia di influenza. L’epidemia si ha quando un nuovo virus influenzale viene “passato” tra diverse popolazioni.
Il piano prevede, tra le varie misure, anche la chiusura di aeroporti, scuole e cremazione delle eventuali vittime entro 24 ore dal decesso.
Il governo stima che è a rischio un quarto della popolazione e questa epidemia potrebbe tenere a letto il 40% della forza lavoro. Inoltre potrebbe causare anche circa 640.000 decessi.
Questa settimana molte aziende nipponiche (Panasonic su tutte) stanno richiamando i loro dipendenti dall’estero, soprattutto se in paesi a maggior rischio come Cina, Medio Oriente e Africa.
Nonostante l’ultima epidemia risalga al 1968 e l’influenza aviaria sia difficile da contrarre per l’uomo, la paura che il virus muti in una forma pericolosa fa sì che il governo sia pronto ad attuare misure estreme: solo i 4 maggiori aeroporti aperti (e solo per il rientro in patria dei giapponesi sani, escludendo quindi gli stranieri), scuole e luoghi di ritrovo chiusi e quarantene più restrittive.
Il ministro ha poi sottolineato come sia in corso una revisione del piano, in base anche all’opinione della popolazione.