Di certo pesa sulla decisione la strage avvenuta l’8 giugno scorso nel quartiere Akihabara di Tokyo, e costata la vita a sette persone, uccise a coltellate da un giovane. Il governo metropolitano della capitale giapponese sta per approvare nuove regole che vietano l’acquisto di pugnali militari ai minori di 18 anni.
Secondo il quotidiano conservatore Yomiuri il provvedimento ha ottenuto il via libera e sarà approvato a breve. Pare un problema marginale? Un’indagine delle autorità cittadine ha identificato circa 100 esercizi commerciali che vendono, senza restrizioni di sorta, coltelli di tipo militare o da sopravvivenza, simili a quelli acquistati da Tomohiro Kato, il giovane autore del massacro di giugno. Che di anni ne aveva comunque 25.
La legge giapponese vieta, nel Paese che fu dominato dai samurai, il possesso di spade e pugnali con una lama di oltre 15 centimetri, e proibisce di portare in luoghi pubblici coltelli con lame oltre i 6 centimetri. Ma il pugnale usato da Kato, un coltello da 13,5 centimetri di lunghezza, è in libera vendita.