Altro colpaccio di Nintendo che anche trattandosi di criminalità fa comunque parlare. Qualche giorno fa per le strade di Kanagawa è comparsa una nuova foto di un ricercato: fin qui niente di nuovo, in Giappone infatti è normale che camminando per le strade ci si imbatta in apposite bacheche adibite all’esposizioni delle foto dei malviventi, ma la particolarità stavolta consiste nell’uso al posto della foto o dell’identikit del Mii del ricercato.
Per chi non fosse pratico ricordiamo che i Mii sono i nostri alter ego virtuali, ideati per la console Nintendo Wii, che possiamo plasmare secondo il nostro aspetto fisico, dargli il nostro nome e utilizzare come personaggi nei vari giochi.
Ormai se ci seguite spesso, avrete capito che ogni giorno il Giappone riesce in qualche modo a stupirci.