L'ultimo scandalo giunto dal mondo del Sumo, l'arte di combattimento giapponese derivata dalla tradizione shintoista, riguarda le scommesse clandestine. Ma non si tratta di scommesse relative al mondo di questo sport tradizionale, ma di gioco d'azzardo eseguito dai sumoka verso altri sport come il baseball.
Dopo le prime notizie trapelate, l'associazione nazionale Sumo (JSA) ha dovuto rilasciare numerosi annunci e chiarimenti, spronando pubblicamente i propri membri a farsi avanti se colpevoli. Ma il fenomeno ha dimostrato di essere molto più diffuso del previsto.
Fra di loro il famoso lottatore Kotomitsuki Keiji, che avrebbe ammesso, durante un interrogatorio volontario con la polizia di stato il 22 maggio scorso, di effettuare scommesse clandestine insieme a un pettinatore di sumoka e un uomo legato al crimine organizzato, per quanto la JSA neghi.
L'associazione infatti ha rilasciato venerdì scorso un appunto ufficiale in cui ha negato l'implicazione del proprio lottatore (o di altri) con il crimine organizzato. "Tutta colpa di un eccessivo permissivismo nei riguardi delle scommesse da parte dei giocatori, ma non è diventato una cosa seria." La JSA ha però aggiunto che non risparmierà di punire e sanzionare chi fosse riconosciuto colpevole di associazione mafiosa.
I collegamenti con fra Yakuza eil mondo del sumo sono tuttavia sempre più evidenti, e certamente saranno rispolverate le recenti imputazioni relative a importanti direttori sportivi e dei contratti e legami di favore con membri importanti dell'associazione mafiosa.
Certo è che questo ennesimo scandalo non aiuta i recenti sforzi per far tornare gli spalti gremiti come un tempo. Il pubblico fedele a questo sport è infatti andato piano piano diminuendo, complice il crescente interesse verso, ironia della sorte, proprio il baseball.