Sottotraccia, si muove un mondo. Quello delle spie, dei diplomatici con funzioni opache. E, quando si ripresentano le dinamiche della Guerra fredda, in quel mondo le attività diventano frenetiche. Intellingence Online (IO), una rivista specializzata del settore, racconta che l’agenzia di sicurezza giapponese Koancho ha dovuto alzare negli ultimi mesi diverse barriere per bloccare le attività spionistiche dei servizi della Russia. Diversi diplomatici russi, spiega la rivista, sono stati bloccati perché il Koancho li riteneva agenti dell’agenzia russa d’intelligence per l’estero Svr. L’ultimo caso è quello di un diplomatico 60enne che, a dire di IO era stato un’antenna del Kgb a Osaka nei primi anni ‘80. Il Koancho risponde al Ministero della Giustizia e ha come suo modello l’Fbi statunitense. Toshiro Yanagi, il suo capo, ha dovuto recentemente riattivare il cosiddetto Kyudankai, una struttura esterna, utilizzata durante la guerra fredda per analizzare le informazioni sui movimenti dei militari in Unione sovietica. Uno dei successi principali di questa struttura, nel 1980, fu quella di anticipare l’invasione sovietica dell’Afghanistan al governo di Tokyo. In quest’attività di contenimento delle attività spionistiche di Mosca, uno dei principali successi del controspionaggio giapponese, in particolare del servizio d’intelligence interna della Polizia metropolitana di Tokyo, è stato ad agosto l’arresto di una spia russa considerata una vera e propria leggenda. E’ nota con il nome fasullo di Ichiro Kuroba, ottenuto all’Ambasciata nipponica in Austria nel 1992