Caduta record della produzione, brusco rialzo della disoccupazione, consumi in caduta libera: gli indicatori ufficiali appena resi noti hanno confermato la gravità della recessione in Giappone, mentre notizie più che allarmanti arrivano anche dalle aziende, con annunci di perdite record e massicci licenziamenti anche in colossi come Honda o Hitachi.
Secondo le statistiche ufficiali, la produzione industriale è crollata del 9,6 per cento in dicembre rispetto a novembre, il tasso di disoccupazione è aumentato in un mese di mezzo punto, passando da 3,9% a 4,4%, i consumi delle famiglie continuano a calare, con un -4,6 per cento rispetto a dieci mesi fa. Poi, il ritorno alla deflazione si conferma nella seconda economia mondiale, dove i prezzi al consumo sono aumentati soltanto dello 0,2 per cento in un anno. Tutti questi dati sono ben peggiori di quelli, pur negativi, previsti dagli economisti.
E a questo si aggiungono le notizie catastrofiche che proprio oggi arrivano da alcuni dei colossi industriali. Sul fronte dell’industria automobilistica, la Honda ha registrato un calo di utili del 90% nel trimestre da ottobre e dicembre e ha ridotto del 57% le previsioni dei profitti netti per l’anno in corso, mentre l’altro gigante Toyota annuncerà per la prima volta dopo 40 anni perdite da 3,3 miliardi di euro.
Intanto il gruppo industriale Hitachi ha annunciato un taglio di 7.000 posti a fronte di una perdita netta annuale di 5,8 miliardi di euro e il gigante dell’elettronica Nec ha annunciato il taglio di 20 mila posti di lavoro. Dati negativi che si sommano a quelli dei gruppi elettronici Sony e Toshiba, che hanno annunciato la soppressione di migliaia di posti di lavoro.
tratto da REPUBBLICA