TV 3D senza occhialini. Ecco Toshiba LCD GL “glasses less”

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Arrivano i televisori LCD GL 3D senza “occhialini” di Toshiba, altrimenti detti, in un trionfo di sibili “glasses less”. Per ora solamente i giapponesi saranno allietati da questo capolavoro della tecnica, ma presto intere famiglie italiane potranno togliersi gli occhiali (polarizzati).

 

La voglia di 3D non conosce crisi, grazie anche alla grancassa mediatica iniziata con Avatar, e per i produttori di hardware come Toshiba è essenziale, vista la crisi, cavalcare l’onda 3D e far fuori al più presto gli scomodi occhialini che rappresentano una forte barriera per i consumatori teledipendenti di tutto il mondo. Difatti vedere un’intera famiglia benestante con gli occhiali da sole anche in salotto potrebbe bloccare l’entusiasmo per il 3D casalingo anche perché quasi nessuno ha una vista perfetta e ci sono testimonianze di persone con occhiali bifocali con sopra gli occhiali polarizzati 3D fermati con il nastro isolante, insomma una tragedia glamour. Per eliminare gli occhialini il sistema c’è e non è frutto dei soliti cinici e saputelli scienziati fashion moderni.

 

Molti che erano bambini negli anni ’70 del secolo scorso ricordano che le nonne, tornate dai pellegrinaggi in terre (all’epoca) lontane, portavano quegli occhialini dove si vedevano panorami e immagini sacre tridimensionali. Erano i bei tempi in cui l’ “autostereoscopia”, come viene pomposamente chiamata oggi, funzionava anche senza batteria (bastava la luce del sole) ed era una novità (per una mezz’oretta) per ragazzini dell’epoca. Questa stessa antica tecnologia, sfruttata da Nintendo 3DS, è simile a quella usata da Toshiba per i suoi nuovi televisori autostereoscopici presentati a Tokio.

 

Televisori di cui vi avevamo già parlato in un precedente articolo che non hanno bisogno di occhialini e che sfruttano una tecnologia che Toshiba chiama “light field” basata sulla “multi-parallasse” che creerebbe l’effetto 3D su un angolo di visione di 30 gradi. Toshiba presenta due di queste TV 3D, piccolissime per i mostri LCD alla Gary Glitter che dominano i salotti, da 20 pollici e da 12 pollici (che è stato montato anche in un notebook sperimentale). Toshiba li metterà in commercio per ora solo in Giappone ad un costo di circa 2mila euro per il 20 pollici e a circa la metà per il 12 pollici. Ovviamente chiamarle 3D è un po’ uno schiaffo alla fantascienza e ai lettori di Urania, che quando pensano 3D vedono davvero 3D e non il risultato degli occhialini delle nonne di quand’erano ragazzini.

 

Difatti anche con questi nuovi Toshiba “glasses less” non è che uno prepara le frittelle di cavolo e con la coda dell’occhio vede i mostri di Avatar schizzare dallo schermo per assaggiare l’impasto. Per “vedere 3D” su questo televisore devi stare bello concentrato a 90 centimetri di distanza dal 20 pollici e 65 cm dal 12 pollici con la testa abbastanza ferma. Quindi niente paura, lunga vita alle due dimensioni aspettando che qualcuno si ricordi che, per qualsiasi film o programma TV, la profondità non è solamente prerogativa del 3D. Anzi, per un capolavoro cinematografico la terza dimensione potrebbe essere solo un’ombra.

 

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Tommaso In Giappone
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